Sunday, August 13, 2006

corrispondenza con A.J. Salinger (nessuna parentela con l'autore di "Catcher in the Rye") - one

Boston, 05-11-1997

Vincenzo,
come ti ho detto ieri per telefono, ho incontrato quella persona che lavora al dipartimento di Scienze Naturali dell'Università di Princeton e so di non essere più solo. Almeno negli Stati Uniti, poiché so che posso contare su di te dall'altra parte dell' oceano Atlantico.

Un mio amico che lavora alla NASA mi ha assicurato che l'Apollo 12 andò sulla Luna con l'obiettivo, non dichiarato, di occultare le tracce degli alieni.
Come sai, l'Apollo 12 fu in missione lunare (anche se sarebbe meglio dire spaziale) fra il 14 e il 24 Novembre del '69, allunò nell' Oceano delle Tempeste, 3.04 gradi sud e 23.42 gradi ovest; Rimase sulla superficie lunare poco più di 31 ore, riportò 75 libbre di materiale raccolto, fra le quali alcune parti del Surveyor 3, abbattutosi sulla Luna nell'aprile del '67. Questo è quello che ci dissero.
In realtà la stazione di allunaggio era di circa 6 gradi più a nord e 3 gradi più a ovest, anche se questo, di per sé, è ininfluente. La cosa importante è che la maggior parte delle operazioni sul suolo lunare furono eseguite dal comandante della missione, Charles Conrad Jr., e da Alan L. Bean (non Richard F. Gordon Jr. come sostenuto finora), nella più totale esclusione delle telecamere, per via di, come sostenuto dalla NASA, un guasto alle apparecchiature.
Sei italiano, sei più abituato di me alle scuse governative e fumose e sai che non ti puoi fidare dei rapporti ufficiali. Questo mio amico che lavora alla NASA mi ha fatto vedere dei rapporti non-ufficiali (sto parlando di appunti del personale di controllo scritti sopra alcune fotocopie dei dati ufficiali) dai quali ci si rende conto che, fatta eccezione per il reale punto di allunaggio di Intrepid (il modulo lunare, detto anche ragno lunare, ndr), tutto quanto la NASA ci ha detto è esatto.
Quello di cui ci si rende anche conto, però, è che: se la NASA ci ha detto la verità, non ce l'ha detta tutta. Non è infatti vero che il Surveyor 3 si abbatté sulla Luna e che venne ritrovato in pezzi: il Surveyor 3 allunò regolarmente il (tu sai quando) alle ore (tu sai quali) nella zona denominata (tu sai dove), ma, dopo 13 minuti 3 e 23 secondi dall'inizio delle trasmissioni verso terra, la sonda smise di funzionare in una maniera così anomala che spinse i responsabili della missione ad effettuarne una seconda, con personale umano a bordo, per raccogliere dati sullo strano malfunzionamento del Surveyor 3.
Il comandante dell' Apollo 12 e il suo secondo trovarono non i resti di una sonda distrutta o danneggiata dall'impatto, bensì una sonda perfettamente integra e apparentemente completamente funzionante, che però, come constatato da Cape Canaveral, non dava segni di vita. Ho visto i disegni della sonda. Non quelli "originali" che vengono esposti al pubblico, ma quelli reali. C'è un sedile largo 25 centimetri all'interno della sonda; con una spalliera alta 40 e imbottita di gomma piuma come si conviene per tutte quelle delle missioni Apollo che hanno "realmente" allunato. Chi ci stava a sedere in quella sedia? Un cane? Una scimmia? O forse un alieno?.
Questo è in pratica l'annuncio che il mio amico, dipendente della NASA, mi ha fatto: dentro la Surveyor 3 c'era un pilota vivente, non umano e senziente: un alieno. Sembra che fosse stato catturato o tratto in salvo nelle Everglades della Florida il 5 luglio del 1942 dentro un apparecchio volante che venne chiamato disco. All'epoca si pensò che fosse una mutazione corporale indotta da Mengele su un "ospite" del campo di concentramento di Wolfangen, l'unico campo di concentramento nazista il cui ritrovamento, casuale, venne tenuto segreto anche agli alleati, Sovietici in particolare.
Ti ricordo la telefonata di ieri, pregandoti di essere paziente e di seguire il mio racconto, altrimenti è facile perdersi; se non avessi avuto quelle carte, non mi ci sarei raccapezzato neanche io.
Questa è la storia.
Hitler trovò la Heilige Lance, la lancia sacra appartenuta a re Artù e benedetta dal druido Mirddyn. Ma non era una lancia, era una barca. O così la descrissero loro, gli antichi popoli dell'Inghilterra e della Scozia: una barca di ferro in grado di solcare i cieli (ti ho fatto vedere il rapporto Bretonne quando sei venuto per i mondiali di calcio). Da questa barca, o, fra i pezzi di questa barca, vennero trovate le spade (chiamiamole così, per ora) dei cosiddetti Cavalieri della Tavola Rotonda che, come tu hai ben intuito già dieci anni fa, non è affatto una tavola o, come alcuni sostengono, una radura rotonda: è l'UFO, un disco (rotondo) volante, che venne descritto come una barca (perché trasportava persone) e nel quale vennero trovate le armi, ultraresistenti, dei famosi Cavalieri.
Seguendo le tracce della Heilige Lance, Hitler trovò conferma della presenza di resti di una "barca o oggetto", comunque volante sotto una collina della Cornovaglia e spedì il suo luogotenente Hermann Hesse, di nascosto, a prelevare la cosa preziosa nascosta lì sotto. Purtroppo per Hitler e la Germania nazista la spedizione non ebbe successo per un non meglio precisato impedimento e Hesse venne catturato. Allora Hitler si rivolse a spie svizzere prezzolate (liberi professionisti, diremmo adesso) che gli portarono il pezzo che lui voleva: il motore (chiamiamolo così) del disco volante e un regalo inaspettato: un vero e proprio alieno alto 50 centimetri, vivo, trovato in sito dagli elvetici mentre cercava di riparare (o forse è meglio dire distruggere) il reperto.
Prestato alle cure di Mengele, l'alieno decise di collaborare e si prestò alla realizzazione di un prototipo di disco volante che, però, era costruito sulle sue misure, per cui i nazisti furono costretti ad abbozzare, in attesa di potere copiare il progetto alieno ed adattarlo alle misure umane. Prima di fare copiare per intero il progetto da Hitler e soci, il minuscolo alieno fuggì dalla base di Wolfangen (celata sotto le vesti di campo di concentramento) e giunse al di qua dell'oceano, in Florida. Qui venne ritrovato da noi statunitensi e convinto ad occuparsi di ingegneria aerospaziale per la "ancora-non-nata" agenzia spaziale americana, la NASA.
Ma l'alieno era intenzionato a sfuggire a qualsiasi tipo di costrizione, sia pur piacevole come quella avuta nel mio paese, e finse di collaborare per farsi mandare sulla Luna con il sotterfugio di un disco violante camuffato da sonda Surveyor 3. Giunto sulla Luna, l'alieno, che aveva già contattato i propri simili, venne da loro raggiunto sul nostro satellite, trasbordato su una navicella differente, presumibilmente iperveloce o, comunque, invisibile a qualsiasi tipo di radar terrestre costruito all'epoca, e fece scomparire ogni traccia di sé.
Per cui le missioni Apollo, da quel momento in poi, cioè dal xx-xx-1967, vennero in realtà preparate per raggiungere il punto di allunaggio della sonda, nascondendo questo obiettivo con quello, più terrestre e quindi credibile, di raggiungere la Luna prima dei Sovietici. In pratica l'Apollo 12 va considerata come la vera prima missione operativa della NASA, giacché la missione precedente, che raggiunse l'allunaggio, deve essere considerata solo come una prova operativa.
Dentro l'Apollo 12 però, non vi era spazio sufficiente per contenere tutti i reperti trovati sul suolo lunare, per cui venne approvato anche il lancio della sfortunata missione Apollo 13 che venne lanciata nell'aprile del '70 con lo scopo, non raccontato, di raggiungere lo stesso luogo di allunaggio della 12 e raccogliere i reperti lasciati in loco dal precedente equipaggio.
Lungo il tragitto e prima dell'allunaggio (è storia nota) l'Apollo 13 ebbe un incidente che non le permise di allunare e mise in pericolo la vita degli astronauti. In realtà la navicella fu vittima di un sabotaggio o di un attacco alieno (gli appunti sono molto oscuri su questo punto) e Lowell, Swigert e Haise furono costretti ad inventarsi un bel po' di cose per tornare a casa.
Fatto sta che, al di là di un po' di carte e di un fac-simile non funzionante del disco volante lanciato sotte le mentite spoglie della sonda, alla NASA ora non resta altro del ritrovamento effettuato durante la seconda guerra mondiale e la mia nazione si barcamena per nascondere il fallimento della missione A (che in origine stava per Alieno e divenne quindi Apollo come camuffamento).
Sono pronto a mostrarti le carte appena ci vediamo. Forse il prossimo anno dovrò venire in Europa e quindi avremo modo di incontrarci. Non temere. E' tutto a posto.
Ciao e a presto,
tuo nella ricerca della verità,
A.J.

No comments:

! a g g i o r n a m e n t o ! E V E N T O !

INSoLITI VIAGGI A ZONA 4 (quattro) Febbraio Mataluna (Pub) Rossetta Alfonsine Ravenna Musica (forse c’è anche una cosa stranillima, che vi...