Sunday, August 13, 2006

corrispondenza con A.J. Salinger (nessuna parentela con l'autore di "Catcher in the Rye") - fifth of fourth

Los Angeles, 15 luglio 2000

carissimo Vincenzo,
avevi ragione.
Ho la certezza della teoria che mi accennasti quando venisti da me per i mondiali del tuo calcio e che io non presi sul serio: vengono dal futuro. Sono in grado di viaggiare nel tempo.
Juan mi ha rassicurato circa la possibilità, per l’umanità futura di venire anche a farci visita, se lo vorrà. Non sarà troppo complicato, basterà seguire una stringa o una brana per il verso giusto. Per tornare probabilmente occorrerà affrontare il viaggio all’opposto con qualche aggiustamento per via di una costante simile a quella cosmologica e il gioco sarà fatto. Avevi ragione. Forse gli extraterrestri non esistono. Forse gli UFO sono guidati da esseri umani venuti dal futuro, o da un passato migliore, prima della grande glaciazione.

In ogni caso, come già sai, questo non è importante per me. Non mi interessa sapere da dove vengono gli UFO, quanto sapere che si sono stanziati sulla terra. Nel viaggio a Tura (tu non sei venuto, ma hai fatto male) ho trovato indizi importanti, benché prove non certe. Però quegli indizi sono validi, perché mi portano a vedere le cose nel loro insieme: la foto che ho, quella dell'alieno bambino, quella che ti ho mostrato a Novosibjrsk (te la ricordi?); beh, quella è falsa; è un fotomontaggio. E' un fotomontaggio fatto ad arte dagli ufo. Ragionaci: se vengono dal futuro di questa terra, sono più o meno come noi; se sono più o meno come noi, anche i loro figli saranno più o meno come noi; e i figli che fanno con le nostre donne saranno più o meno come noi. Se noi fossimo certi che vengono qui (nel nostro tempo) a scoparci le nostre donne, saremmo feroci nell' impedirglielo. Non vogliono questo. Vogliono mantenere la loro Rimini bell' intatta.
Per fare questo devono evitare di disvelare a noi la loro presenza in questo tempo. Se noi sapessimo che sono come noi, daremmo loro la caccia cercandoli fra quelli che sono veramente. Ma se noi pensiamo che sono degli gnomi, coi cappelli a punta e/o con occhi giganteschi e senza palpebre, li cercheremmo dove loro non sono: nel mondo delle fate. Ecco perché hanno inventato tutte quelle storie: per depistarci. Sono sempre venuti qui da noi, in quel tempo, lungo per noi, ma breve per loro, che, probabilmente, chiameranno "preistoria". Sono venuti in tutti i tempi e, dalle storie che i nostri avi ci hanno tramandato, possiamo conoscere cosa non sono. Solo questo.
Invece, adesso, tra poco, sarò in grado di scoprire, non come sono fatti veramente, perché è sufficiente, per questo, che ci mettiamo nudi allo specchio, ma dove sono soliti andare, cosa cercano veramente nel nostro tempo e cosa fare per scacciarli o ucciderli. Solo così il sacrificio di John non sarà stato vano.

Come sai, questo e solo questo è lo scopo della mia vita. Trovare le prove degli stanziamenti odierni, quindi con esseri viventi presenti in questo spazio/tempo, degli ospiti nei vettori lenticolari. Ci sono quasi.

Ciao e a presto,

A.J.

2 comments:

vinsil said...

Juan: presumibilmente ancora Maldacena, vedi lettera da Boston, 21 febbraio 1998

vinsil said...

John: non penso che stia parlando di Lennon, anche se A.J. mi ha detto che lui e l'ex-Beatle erano intimi amici ai tempi della loro permanenza in New York

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